mercoledì 18 dicembre 2013

Don't worry, futtittinni

Ho passato una settimana in Sicilia, non c'ero mai stato prima.

È dicembre, tra un paio di settimane è Natale, ma alla Sicilia non interessa (o forse non è stata informata a riguardo), là è estate.
Sono stato nelle due città principali, ma essendo andato per lavoro, sono riuscito a ritagliarmi solo una giornata e mezza di libertà in ognuna.
Very pittoresco.

Prima tappa: Catania.
Sono stato accolto dall'Etna fumante, mentre un espansivo taxista raccontava vita, morte e miracoli di ogni singolo angolo di strada.
Dopo una passeggiata sul bel lungomare (durante la quale ho rischiato di essere sbranato da un cane) mi sono fermato per una mezz'oretta ad attendere il bus, ascoltando le avvincenti confessioni di una vecchina e delle sue malattie. L'ho dovuta abbandonare perché il bus non accennava ad arrivare (mezzi pubblici: bocciati), e infatti sono arrivato a destinazione prima andando a piedi.
Poi ci si chiede perchè 4 dodicenni vanno in giro su uno scooter senza l'ombra di un casco, tsè. E' colpa dei mezzi pubblici che non funzionano!
Una cena è stata interrotta/animata da due suonatori indigeni arrivati a far baldoria, con tanto di impianto di amplificazione a tracolla, diventati in pochi minuti l'attrazione della serata.
Ma nonostante tutto questo, ciò che mi è sconvolto di più è stata una via con O-T-T-O negozi di maniglie nel giro di 200 metri. ...e poi dicono che c'è crisi.

Seconda tappa: Palermo.
Ho visitato il Teatro Massimo, il teatro più grande d'Italia e il terzo d'Europa. Qualcosa di maestosamente meraviglioso. E visto che non mi faccio beccare nulla, l'ho fatto durante le prove per lo Schiaccianoci, sbirciando anche i ballerini durante il riscaldamento mattutino alla sbarra. Ho pensato di entrare urlando "AH-HA!" e umiliarli facendo qualche piroette in arabesque, ma poi ho ritenuto corretto non umiliarli, d'altronde li aspettava una giornata difficile, si sarebbero potuti demoralizzare.
Ho sbirciato una bottega di pupi siciliani e ho avuto i brividi da quanto erano belli. Purtroppo non sono riuscito a vedere uno spettacolo, è il mio rammarico più grande.
Ho girato per mercatini delle pulci che sembravano la Portobello Road di Mary Poppins, il mercato di Ballarò con pesce e frutta fresca venduta a stretto contatto con i motorini che sgasano, e i vicoletti dove i bambini di 6 anni sghignazzano allegramente
Ho visto la prima Chiesa bi-partisan della storia, con un albero di Natale di fianco all'altare.
Ah, Palermo è stata riconosciuta come città col miglior cibo da strada del mondo. Sottoscrivo. Un po' perché ci trovi le pizze più morbidose che abbia mai visto, ma poi i cornetti al bar per fare colazione sono così:

Se ve lo state chiedendo, non sono in possesso dell'unico micro-iPhone esistente.

Non riesco ancora a capacitarmi del fatto di non essere ingrassato di 10 chili in pochi giorni.



Ah, per questo viaggio ho preso tre aerei in una settimana e mi sono reso conto di avere un nuovo superpotere: l'occhiata fulminante in grado di bloccare sul nascere l'applauso da Italiano Medio all'atterraggio.
E funziona. Ora chi mi ferma più.