lunedì 31 agosto 2015

Il Funambolo - Season 2

Che annata strana, questa seconda stagione da Funambolo.
Dopo esser partito alla grande con un primo anno ricco di piacevoli esperienze, ero convinto di avere davanti un anno più tranquillo, nel quale sarei ripartito con progetti piccoli e personali creando qualcosa in cui potessi riconoscermi in grado di rappresentare tutte le mie sfaccettature.

HA! Nulla di più diverso dalla realtà!

Lo scorso ottobre ho aperto la Piccola Bottega degli Errori, e mi fa sorridere rileggere le parole con cui in quel periodo la descrivevo; solo una minima parte di quel progetto ha fatto capolino in questi mesi, ma sono stato travolto dalla forza degli eventi, abbondanti e inaspettati più che mai.
È stato l'anno in cui mi sono immerso a capofitto nel musical, io che pensavo di non vederlo più da lontano appena finita l'accademia; e invece, dopo la tournée di Scooby-Doo, quest'anno mi sono trovato a produrre/scrivere/interpretare due concerti-spettacolo di discrete dimensioni, più un sacco di concertini a zonzo per la regione.
È stato un anno intenso, forse troppo, ci sono stati momenti in cui ho creduto di non riuscire più ad andare avanti, discussioni, dubbi esistenziali, pianti, rabbia, cambi di programma e rush finali, tutti elementi di cui farò tesoro per le mie esperienze future.
È stato l'anno del tempo perduto, tra mesi di lavoro strappati dalle mani, copioni scritti con impegno che poi però non servono più a nessuno, progetti a lungo termine a cui ho dato tutto me stesso che sono sfumati attorno a me (senza che io c'entrassi nulla e potessi fare qualcosa per farli sopravvivere), e un paio di audizioni superate dopo più sessioni a cui ho stupidamente detto di no per fedeltà ai progetti di cui sopra (proprio appena prima che scoppiassero).

Tutto ciò sicuramente mi ha cambiato, ho una diversa visione di me stesso e senza dubbio ho già maturato un diverso approccio in campo professionale.
Ma fortunatamente ho avuto occasione di ricordarmi dove voglio andare e chi voglio essere.
E ora?
Sono già stati avviati gli ingranaggi di Teatro Tao, un ritorno alle origini con l'improvvisazione teatrale, che mi ha fatto muovere i primi passi sulle assi del palcoscenico.
Finalmente tra qualche settimana potrò trasferirmi nella casa in cui volevo traslocare ormai un anno fa, e a causa di tutti questi scombussolamenti il restauro è durato fin troppo e solo ora avverrà il mio insediamento. Ma quella casuccia è e sarà una delle mie più grandi soddisfazioni.
Ma soprattutto, dopo quest'anno-uragano riparto con progetti più piccoli e personali, creando qualcosa in cui posso riconoscermi, in grado di rappresentare tutte le mie sfaccettature.