lunedì 14 maggio 2012

Happiness is a choice

Da sempre mi sento chiedere "Come fai a essere sempre così felice?", "Mi spieghi come cavolo fai a vedere il bicchiere mezzo pieno ogni volta?", "Come riesci a essere così rilassato in ogni situazione?".
Bene, tenetevi stretti, perché ora vi svelerò il trucco.

Basta volerlo.

Sì, non è una sparata esistenzialista, o una perla di saggezza da libro di Fabio Volo, o da addestramento del Maestro Yoda. È così.
Evidentemente nella formazione della mia filosofia di vita sono stati particolarmente influenti Maestri come Baloo, Dodger, Pumbaa e Pippo; se odiate la mia ossessiva positività, prendetevela un po' anche con loro.

In campo professionale sto studiando/lavorando per fare ciò che più mi piace, e questo ha riflessi positivi sulla mia vita privata.
Nella mia vita privata cerco di essere il più sereno possibile, e questo ha riflessi positivi sulla mia vita professionale.
Cerco di fare quello che mi rende felice e per quanto possibile evito quanto mi spegne l'entusiasmo.
Provo a passare il tempo con le persone a cui voglio bene e prendo le distanze da chi mi irrita.
Se qualcuno cerca di stuzzicarmi in ogni modo, me ne sto alla larga e mi guardo bene dal considerarlo per dargli soddisfazioni.
Sogno, e finché è possibile non mi sveglio.
Esploro, invento, fuggo dalla routine.
Punto una lente d'ingrandimento sugli aspettivi positivi delle cose, degli eventi e delle persone, mettendo in secondo piano gli aspetti negativi.
Sorrido, e provo per quanto mi sia possibile a far sorridere gli altri.
A volte nel provare a far star meglio gli altri remo contro il mio benessere, ma alla mattina quando mi guardo alla specchio posso essere fiero di me.
Se qualcuno mi urla contro, stacco il cervello. Evidentemente non sono cose sensate, se per trasmetterle deve urlarmele. E a maggior ragione evito di controbattere, dando il via a una spirale di decibel.
E poi sorrido, perché confido che alla fine il quadro generale assuma le forme e i colori migliori, se uno vi si pone con l'atteggiamento giusto. Anche se magari non sono le forme e i colori che uno inseguiva, nè si aspettava.

So di apparire come l'allegro folletto dei boschi, ma questo non vuol dire che non ho i miei momenti di instabilità, di crisi, gli squali che cercano di addentarmi le caviglie e le cavolate sul mio conto che vengo a sapere, finalizzate a smontarmi.
Semplicemente non ci presto attenzione, vi assicuro che la vita è molto migliore così.

Tutta questa mia positività/felicità/ottimismo vi infastidisce?
Oh, mettetevi pure in fila.

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