sabato 23 agosto 2014

Chef - La Ricetta della Felicità

Non sono solito utilizzare questo blog per recensire film, fumetti o serie tv, preferendo raccontare la mia avventura teatrale o comunque esperienze personali che mi emozionano e sento il bisogno di condividere con quella manciata di persone che passano di qui.
Ma ogni tanto si fa un'eccezione, soprattutto se un film parla di questa folle camminata sul filo e dello spirito che muove molte delle mie decisioni, come in questo caso.

"Chef - La Ricetta della Felicità" (sottotitolo tutto italiano da famiglia del Mulino Bianco, ma dopo la visione del film non mi dispiace poi così tanto) è un film scritto e diretto da Jon Favreau, che chissà perché ha deciso pure di interpretarlo nel ruolo del protagonista. Chissà perché.
Jon Favreau ha iniziato scrivendo e interpretando piccole commedie senza troppe pretese, ma con uno stile ben riconoscibile; poi negli ultimi 10 anni ha girato una serie di blockbuster che gli hanno dato una grande popolarità, in primis i film su Iron Man. Con una mossa abbastanza sorprendente Favreau ha deciso di fare marcia indietro, girando una piccola commedia che ricorda i suoi film degli inizi, nella quale figurano però un paio di grandi attori, conosciuti sul set dei suoi ultimi film. Basso budget, alta libertà creativa.
Il protagonista di "Chef" invece (?) è Carl, un cuoco che è riuscito a raggiungere una grande fama lavorando in un ristorante di successo, dove però il proprietario gli impone di cucinare sempre i soliti piatti senza permettergli di sfogare il suo estro creativo. Riuscirà a trovare l'entusiasmo delle sue origini aprendo un furgone che prepara cibo direttamente in strada, attraversando gli Stati Uniti con un suo ex-collega e col figlio.
...lo so che sono molto velate, ma voi ci trovate delle similitudini?

Scegliendo opportunamente la metafora culinaria che cavalca il boom gastronomico di questi anni, che ha fatto la fortuna di Antonella Clerici e Gordon Ramsay, "Chef" racconta una fase in cui può trovarsi chiunque abbia a che fare con l'arte, con un mestiere in cui ci vuole passione, quando si mettono in discussione i risultati raggiunti e si cerca di ricordare i motivi che stanno dietro a certe scelte.
Ma ciò che rende "Chef" un film ancora più intelligente è che si tratta di un film su Internet. Sì, perché sono poche le persone che hanno veramente compreso come utilizzare a proprio beneficio il mondo dei social network, nel mondo del lavoro. Molti credono di sapere tutto, ma la maggior parte crede che Internet sia "solo" una vetrina. Se pensate così... bè, non è la risposta giusta.

Ah, se non si fosse capito: stra-consigliato, trovate un modo per vederlo.

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